UN ANTICO OSTENSORIO: SEGNO DI FEDE E DI AMORE

In occasione delle Giornate Eucaristiche (Quarantore) si è usato un antico ostensorio di rito romano (sec. XVIII?) riprodotto della foto, per sottolineare la tradizione di fede in Gesù presente nell’Eucaristia ereditata dal passato e fatta conoscere anche alle giovani generazioni con appropriati momenti di adorazione e catechesi in chiesa. L’ostensorio in argento in parte dorato, sulla sommità riporta la croce e sotto di essa un baldacchino sorretto da due angioletti. Numerosi raggi si irradiano dalla teca circolare centrale protetta da due vetri nella quale viene posta l’ostia consacrata. Anche i più piccoli della Scuola dell’Infanzia hanno compreso il significato simbolico di questa raggiera e cioè che Gesù presente nell’Eucaristia è come un sole che illumina e riscalda. Altri simboli riprodotti sull’ostensorio sono le spighe di grano e i cuori che rimandano all’amore di Gesù verso di noi ma anche al nostro amore verso di lui. Il basamento ha l’anima interna di legno ed è rivestito di argento in parte dorato con diversi elementi decorativi. La raggiera è infissa nell’impugnatura con un perno; l’ostensorio risulta così composta da due pezzi scomponibili. Nell’estate dell’anno scorso dalla ditta Fratelli Lissi di Fino Mornasco, è stata realizzata una nuova lunetta in oro che permette più facilmente di introdurre l’ostia consacrata nell’ostensorio al momento dell’esposizione e di estrarla al momento della reposizione. Ora rimane solo di usare più frequentemente questo prezioso arredo liturgico e soprattutto di avere adoratori che sostino in preghiera davanti al Santissimo Sacramento.