Gita-pellegrinaggio Napoli e intorni

17- 21 ottobre 2022 Gita – Pellegrinaggio a Napoli e d’intorni

riflessioni e pensieri di una pellegrina.

Da Lunedi 17 a venerdì 21 ottobre 2022, ho preso parte a un  viaggio in terra campana, in compagnia di un gruppo eterogeneo di pellegrini provenienti da parrocchie diverse. La nostra guida spirituale è stata don Alfonso Rossi che ho rivisto con piacere essendo stato parroco di Grandate per 16 anni. Le guide Annarosa e Patrizia ci hanno trasmesso la sapiente conoscenza del territorio e anche l’amore per la loro terra, spesso bistrattata da luoghi comuni. Un’altra figura molto importante è stata la nostra accompagnatrice Aurelia Pain, Direttrice del Servizio Diocesano Pellegrinaggi sempre pronta a risolvere qualsiasi nostra necessità. Abbiamo imparato a conoscere diverse figure di uomini che hanno dedicato la propria vita al servizio dei bisognosi e degli ultimi.Giuseppe Moscati, fisiologo e accademico definito “il medico dei poveri”. Le sue spoglie le abbiamo onorate nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli. A Pompei, dopo aver visto i resti della antica città romana e ammirato la stupenda basilica dedicata alla beata Vergine del Rosario, abbiamo celebrato la Santa Messa presso la tomba di Bartolo Longo costruttore del magnifico tempio e di numerose opere assistenziali. Un’ altra figura particolarmente spirituale è Sant’ Alfonso Maria De Liguori, uomo molto colto che eccelleva in vari campi: scrittura, pittura, architettura, musica. A Pagani abbiamo celebrato la Santa Messa presso la sua tomba e vissuto un momento emozionante quando al termine della celebrazione abbiamo intonato Tu scendi dalle stelle, uno dei canti composto dal  Santo.Un altro momento di grande spiritualità l’abbiamo vissuto a Cava dei Tirreni presso la Badia benedettina incontrando anche un giovane monaco. A Napoli, oltre aver percorso la città in superficie e sotterranea, fatto acquisti in via  Spaccanapoli e visitato i Quartieri Spagnoli con il ricordo quasi religioso di Maradona, in cattedrale abbiamo visto la cappella di San Gennaro dove sono custodite le ampolle che contengono il sangue del santo vescovo che mostrate ai fedeli tre volte all’anno, spesso si scioglie. L’ultimo giorno abbiamo visitato la Cappella Sansevero nella quale sono presenti opere splendide. Quando mi sono trovata davanti alla statua del  Cristo Velato,  opera di una bellezza struggente dello scultore Sanmartino, non riuscivo a staccare gli occhi da quel corpo morto, ricoperto da un velo marmoreo che lasciava trasparire il volto sofferente del Cristo. La vena gonfia  sulla fronte appariva ancora palpitante e dai solchi dei chiodi sui piedi e sulle mani sottili, sembrava sgorgare un rivolo di sangue. Tralascio di accennare ai pranzi gustosissimi e sempre abbondanti, alla visone del mare a Napoli, a Sorrento, a Vietri, al Vesuvio e alla sempre allegra compagnia per non suscitare troppa invidia tra i lettori!

                                                                                                Ornella Canadè